Quale vino portare a cena? 5 regole semplici per non fare una figura da scemo
C’è un periodo dell’anno piuttosto lungo dove girare per locali diventa più complicato del previsto. Il freddo, la pioggia, il buio malefico alle 5 del pomeriggio che ti fa passare la voglia di vivere. Tutte cose che stanno bene solo con la sacra combinazione “divano e copertine”.
Perché a inizio ottobre, quando le prime foglie ingialliscono e le temperature calano vertiginosamente, non solo smetti di sudare come un cinghiale, ma cominci ad avere voglia di passare un po’ più tempo in casa. E se non vuoi sembrare troppo vecchio, qualche invito a cena dovrai pure accettarlo, suvvia. Quindi togliti il pigiama e spegni Netflix, che questa sera sei un ospite e devi capire quale vino portare a cena. Non farmi fare brutte figure.
Chiariamo subito una cosa: tu non sei un sommelier. E neanche io.
Quale vino portare a cena? No, quello imbottigliato dal nonno non va bene
Cioè, non è che non va bene. Se sei a una grigliata con altre 20 persone e devi riuscire a ubriacarle tutte allora sì, il vino imbottigliato dal nonno con la luna piena, mentre fumava e tossiva l’anima, allora andrà più che bene. Nessuno si formalizza, non cominciare a farlo tu.
Ma per una cena con delle persone che non conosci, magari quando devi conoscere i suoi genitori, quando sai che c’è qualcuno su cui devi fare colpo o, perché no, anche quando devi incontrare i soliti 4 gatti, è più carino presentarsi con un vino decente. Pensa a questo: una figura da scemo dura più di una sbronza col lambrusco. E la sbronza di lambrusco è terribile, garantito al limone.
Se tieni a mente questi 5 semplici consigli puoi capire con facilità quale vino portare a cena. Magari non becchi comunque, ma almeno non fai la figura del pirla.
1. Pensa a chi c'è a cena
In quanti siete? Se ti fai lo sbattimento di scegliere quale vino portare a cena è giusto che tutti possano berne almeno un calice; calcola che una bottiglia riempie dignitosamente circa 5 calici. Quindi per 6-10 persone prendi almeno 2 bottiglie.
Dalle 10 persone in più non è una cena, è una guerra; meglio se ciascuno porta qualcosa e si salvi chi può.
N.B. Se c’è qualche appassionato di vino tra gli ospiti sarebbe carino che lo scegliesse lui. Se invece la persona in questione non sai chi sia, oppure si tratta proprio di uno dei suoi genitori, allora manda tutto all’aria. Porta il dolce piuttosto.
2. Se non hai il tempo di andare in enoteca, scegli almeno un supermercato decente
Sappiamo entrambi che andare in enoteca sarebbe stato l’ideale, ma se ne avessi avuto la possibilità probabilmente non avresti aperto questo articolo, ne sono quasi sicuro. Quindi se non hai un’ora da spendere (e diversi € in più) per andare in enoteca a discutere di quale vino portare a cena in base al piatto, alla stagione e all’umore dei presenti, allora è meglio provare al supermercato.
Però scegli almeno un supermercato decente; le catene della grande distribuzione dove puoi trovare qualcosa di buono sono sicuramente Esselunga, Coop e Carrefour, se proprio non hai alternative.
3. Cerca cibo + abbinamento vino su Google, dai è facile
Una volta scelto il luogo devi cominciare a filtrare in base al cibo. Purtroppo per noi, che non siamo sommelier o ristoratori, è il momento più difficile nella selezione di quale vino portare a cena. Per anni ho adottato la regola carne-rosso/bianco-pesce solo per scoprire di recente che ho rischiato una valanga di figure da scemo.
Ce l’hai uno smartphone? È il momento di tirare fuori tutte le tue skill da cercatore di torrent illegali per fare una cosa molto semplice: scrivere cosa mangerai + abbinamento vino (o qualcosa di simile). Non importa se non trovi la cantina giusta, la cosa fondamentale è capire quale tipologia di vino cercare.
Non sai cosa ci sarà da mangiare stasera? Niente di più facile: prendi un prosecco o uno spumante buono, quando arrivi fallo mettere in frigo e lo berrete bello fresco nel dopocena. Non sarà la mossa vincente, ma almeno non rischi la figura da scemo (forse).
4. Non fare il tirchio
Bene, il nostro caro Google ti ha detto di prendere un chianti. Grazia Graziella Google, e adesso? Stai calmo e controlla bene; in un supermercato difficilmente ci sono più di una decina di vini per tipologia. Scarta istantaneamente quelli sotto ai 5 €; a nessuno importa quanto tu pensi sia giusto spendere per una bottiglia. Se devi scegliere quale vino portare a cena, vedi tirare fuori almeno una banconota da 10, che tanto quando vai al bar 2 birre marce ti costano uguale.
Direi che la fascia di prezzo 8-15 € è quella che fa al caso tuo e, se tutto è andato per il verso giusto, dovrebbero rimanere poche bottiglie tra cui scegliere. Bene, ci sei quasi. Ora prova a controllare le opinioni di quei pochi vini rimasti. Ci sono decine di app che svolgono bene questa funzione – la più famosa probabilmente è Vivino – al massimo fai ancora una piccola richiesta al maestro Google: se non ci sono recensioni particolarmente allarmanti o medie scadenti direi che sei sulla strada giusta.
5. Non fare finta di capirci qualcosa
Ok, un’ultima cosa: ricordati che questa è un’emergenza; sei al supermercato a scegliere quale vino portare a cena, non cercare di darti un tono perché hai comprato una bottiglia da 10 €. Può essere che dietro a quella cifra si nasconda un buon vino, ma sei ben lontano dalla fascia di prezzo di quelli veri. Quelli che non hanno bisogno di cercare su internet quale vino abbinare alla scaloppina, per intenderci.
Non fare finta di capirci qualcosa, seriamente; sia al supermercato che dopo a cena evita di atteggiarti a grande sommelier, vola basso. Non fare strani gesti con le mani, non vorticare il bicchiere come un ossesso, non dichiarare quanto hai speso anche se ne vai orgoglioso (a meno che non te lo chiedano) e non stare lì ad annusare il vino per 1 minuto come un feticista dei piedi; facendo una qualsiasi di queste cose ti assicuri la figura da scemo anche se tutto il resto l’hai fatto bene.
Ultimi consigli per la sopravvivenza sociale
Ce l’hai fatta, sei riuscito a scegliere quale vino portare a cena! Salvo sorprese dell’ultimo minuto del tipo “Ho invitato anche il mio amico enologo”, dovresti cavartela abbastanza bene; in fondo si tratta solo di bere, mangiare e fare due parole con altri esseri umani. Se posso darti un ultimo consiglio: evita di versarti più vino possibile nella paura che finisca.
E se la tua bottiglia non viene stappata non offenderti, il tuo dovere l’hai fatto. Però non riportarti la bottiglia a casa, altrimenti la figura da scemo diventa epocale.
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Scritto da: Redazione